Pibun Cuneo mercato locale
Pibun Cuneo mercato locale

“Ci son due coccodrilli ed un orangotang…” Aspetta, ferma tutto. Non c’è bisogno di una hit così per iniziare un racconto. Tuttavia, è spesso con una bella musica che tutto comincia.
Sgasà praticamente è nato su un treno, durante un viaggio in cui si sono mischiate delle idee, tante idee, che ad un certo punto si son trovate scritte tutto d’un pezzo e inviate lontano. E così, a qualcuno son piaciute così tanto che alla fine quelle idee strampalate hanno avuto una casa e sono germogliate.

 

Ci siam domandati (non senza un certo grado di incredulità): “Ma perché, sulla base di tante realtà belle che conosciamo in giro per l’Italia e per il Mondo, non proviamo a convincere un po’ di persone che anche qui, proprio a Cuneo, dove eh, ma abbiam sempre fatto così, anche qui le cose possono cambiare, diamine d’un boia!? Portiamo sul tavolo una mela che sia ben prodotta, ben raccolta, ben trattata e venduta ad un prezzo accessibile”

 

“Parliamo tanto di eccellenze e qualità, ma alla fine chi lo mangia questo cibo eccellente?” Ecco, anche da qui siamo partiti. Nel senso che, se si pensa a quante cose ben fatte e ben buone possiamo trovare in giro per i nostri territori, fa quasi arrabbiare il fatto che non siano poi così tanti a potersele permettere. Il fatto è, che tendenzialmente il cibo è diventato un elemento di esclusione e rischia di allontanarsi da quella che dovrebbe essere la sua vera natura, di fattore legante e amalgamante delle vite delle persone. Tutte le persone.

 

Quindi il progetto nasce da qui, da noi che abbiamo iniziato un percorso di accompagnamento (già, anche i migliori non nascono imparati) che ci ha dato qualche strumento, qualche sapere in più e tante nuove relazioni. E ora siamo qui, a provare a dire la nostra in un mare di tante voci, dove il cibo è trattato e divulgato da chiunque in qualsiasi modo.

Noi vogliamo creare lo spazio affinché si possano raccontare le molte storie di chi quel cibo buono e giusto lo produce.

 

Detto proprio easy easy, Sgasà vorrebbe che si creassero ed esistessero sistemi alimentari sostenibili, basati su una profonda collaborazione tra cittadini e contadini, a cui tutte le parti in causa contribuiscono e da cui traggono benefici in modo equo e consapevole, preservando l’ambiente e la comunità umana che lo abita.

Tutto ciò è difficile quasi come volere la pace nel mondo, ma almeno ci crediamo con tutto il cuore e gli occhi e le orecchie e le dita e le ciglia che abbiamo.

 

 

Ad esempio, proviamo a pensare come potrebbe succedere: tanto per cominciare, intorno ad un tavolo si siedono almeno una dozzina di persone, ma sul tavolo non ci sono papel (un termine piemontese che calza a pennello quando si devono indicare le scartoffie, ma quelle anche più complesse e noiose) e occhiali da lettura, ma dei bei piatti col bordo blu “da tuch i dì” e una bottiglia di vino intenso. E allora così sì che si parla con sincerità di cose importanti. Insieme si parla di come si lavora la terra, dei periodi e delle modalità, dell’importanza di una filiera corta e del valore profondamente politico che sta dietro ad alcune scelte.

 

 

 

Lì dietro a tutte quelle parole e a quelle discussioni, stanno quelli che riflettono tanto e quelli che han tanta esperienza, ma credeteci, dopo tanto lavoro, i risultati arrivano, perché in un gruppo di persone che fanno cose molto simili tra loro ci saran pure conflitti (perché, non neghiamocelo, ognun* prova a dare il meglio si sé con i propri metodi), ma vien fuori un risultato incredibile, tant’è che si arriva a partorire un accordo che fissa obiettivi alti e pregiati nella produzione e nella vendita dei prodotti.

Sta lì il tentativo di stimolare un modello alimentare diverso, basato sulla fiducia.

 

 

 

Va bene, ma ‘ndo sta ‘sta storia? Dov’è che Sgasà succede?

Allora, Sgasà prima nasce nei territori di due città della provincia di Cuneo, Saluzzo e Mondovì, poi, come succede a tutti i Digimon, evolve e si ingrandisce, acquisisce nuovi poteri ed esperienze.

Praticamente vorremmo che il modello alimentare che proviamo a sperimentare noi qui, potesse essere di ispirazione per altri territori. Per carità, mica ci siamo inventati nulla di sensazionale o incredibile, ma pensiamo che quello che facciamo, a modo suo, in alcuni contesti, sia quasi rivoluzionario.

 

 

Detto questo, mentre siam qui a scrivere, siamo già un bel gruppo e ci sembra di lavorare bene, ma conoscere persone nuove, entusiaste e radicali, è quello ci piace fare di più. Immaginatevi quant’è bello, per esempio, ad una festa in un giorno di piena primavera, quando il sole sta calando e si accendono le candele nel prato, arrivano altri musicisti curiosi e la festa ricomincia. È una gioia. 

Ecco, per prendere decisioni per il futuro alimentare dei nostri territori è fondamentale essere in tanti. Se ti va, prova a farci un fischio.

Niente fischi? Dai, accettiamo anche così.

Pibun Cuneo mercato locale
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Prodotti locali e freschi Pibun Cuneo
Prodotti locali e freschi Pibun Cuneo